OCT – Tomografia Ottica CIRRUS HD-OCT 5000

OCT – Tomografia Ottica CIRRUS HD-OCT 5000

La tomografia a coerenza ottica o OCT (Optical Coherence Tomography), è una recente tecnica di imaging, non invasiva, non a contatto, che fornisce immagini ad alta risoluzione di sezioni della retina umana in vivo (vitreo, retina, coriocapillare, fibre nervose), permettendo la diagnosi, la stadiazione e il follow-up di numerose affezioni retiniche. La nuova generazione di OCT, detti spectral domain o SD-OCT, con una risoluzione molto elevata (3-5 mm), permette di visualizzare particolari sempre più fini all’interno della strutture retinica.

‘OCT funziona tramite una tecnica di misurazione ottica chiamata interferometria a bassa coerenza. Il principio di funzionamento dell’interferometria è simile a quello dell’ecografia, ma la differenza consiste nellosfruttare la riflessione di onde luminose da parte delle diverse strutture oculari, piuttosto che la riflessione delle onde acustiche.

L’esame OCT si può richiedere nel caso in cui si verifichino le seguenti condizioni:

  • Questo tipo di esame è adatto per tutte le patologie che coinvolgono la macula e che si manifestano con un’immediata alterazione sia della qualità (visione distorta, visione di una macchia scura fissa centrale) che della quantità della vista (da una semplice riduzione fino alla scomparsa completa della visione centrale).
  • Le più frequenti patologie capaci di determinare un simile deterioramento della visione centrale sono rappresentate essenzialmente dal diabete, dalla miopia degenerativa, dalla degenerazione maculare legata all’età e dalle cosiddette malattie dell’interfaccia vitreoretinica (membrane epiretiniche, pucker maculare, foro maculare, schisi vitreoretiniche, etc.)
  • L’esame OCT permette di fornire diagnosi, ancheprecoci, consentendo quindi di selezionare i casi più a rischio e seguirli con particolare attenzione fornendo la terapia più idonea.
  • Oltre a rappresentare visivamente la retina, è possibile effettuare misurazioni come quella dello spessore o definire la grandezza di una lesione e controllarla nel tempo.

In tal modo, in maniera non invasiva e senza alcun fastidio per il paziente, si può controllare se un edema si è ridotto dopo una terapia o se è peggiorato, se un foro maculare è stabile o si sta allargando, se la retina maculare è perfettamente adesa dopo un intervento per distacco.

Inoltre, è possibile attraverso programmi specifici per lo studio del disco ottico andare a valutare qualitativamente l’aspetto dell’escavazione fisiologica della testa del nervo ottico e misurare quantitativamente lo spessore dello strato delle fibre nervose retiniche che costituiscono il nervo ottico per diagnosticare e seguire nel tempo eventuali danni dovuti al glaucoma.

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